Nuovo furto alla bottega “Cochicho”!



COMUNICATO STAMPA

A tutti gli organi di informazione

Oggetto: (24/03/2005) Nuovo furto alla bottega “Cochicho”!

A poco più di un anno si ripete la stessa scena: furto nella bottega del Commercio Equo e Solidale di Taranto. Cresce la rabbia per questo ennesimo atto di vandalismo, una rabbia non carica di vendetta e odio per i colpevoli, ma che vuole denunciare la pochezza culturale, nonché economica della nostra città. La bottega del Commercio Equo non è un negozio etnico, è luogo in cui comprare prodotti puliti, dietro ai quali non si nascondono storie di bambini strappati all’infanzia e storie di uomini e donne costretti a condizioni lavorative disumane. E’ un punto di aggregazione sociale, costruttore di idee e valori per un’economia diversa. “Cochicho”, nome della bottega di Taranto, da anni attiva sul territorio, è un luogo in cui incontrarsi per parlare di mondialità, pace, sviluppo sostenibile e cooperazione. A livello europeo il ruolo del Commercio Equo, soprattutto per le attività sociali che tutte le botteghe svolgono, è ampiamente riconosciuto. In Italia, soprattutto al Nord, le botteghe sono una realtà solida. Ogni città ha una Bottega del Mondo. A Bari è prossima l’apertura della seconda sede. E a Taranto? I sogni si scontrano con la realtà: nessuno spazio pubblico, nessuna possibilità di agevolazioni.
A questo si aggiunge per l’ennesima volta, l’evento del furto.
Ora la rabbia ci spinge a parlare: denunciamo con forza il fatto che le associazioni di volontariato, a Taranto, debbano nascere, crescere, operare nel più assoluto silenzio, denunciamo con forza l’assurdità di un furto che ci indebolisce sempre più, in un momento in cui avevamo progettato diversi interventi sociali nel quartiere. Non possiamo illuderci di eliminare la povertà solo con gli interventi urbanistici: fin quando ci saranno ancora bambini che vivono nella strada e non nella scuola, che cresceranno nell’ignoranza e nella povertà, cresceranno uomini disposti persino a rubare in casa di chi, come noi, da anni lotta per un società migliore, a cominciare dalla propria città.
Questa volta il nostro appello è alle Istituzioni locali
Dopo il primo furto (gennaio 2004) la solidarietà umana e concreta che abbiamo ricevuto dai soci e da tutti gli amici sparsi per l'Italia ci ha fatto continuare a credere nel nostro progetto e ci ha motivati ad andare avanti. Anche questa spinta generosa potrebbe essere risultata vana, se non ricevessimo l’aiuto della nostra città nelle sue massime espressioni amministrative: se riusciremo ad esistere ancora come associazione dipende da quanto il nostro appello sarà recepito.
Taranto, 26 marzo 2005
L’associazione culturale “Cochicho”
Recapiti telefonici: Irene 3395732341 ­ Gianluca 3282884457