Bene il blocco ai rifiuti umidi nella discarica Italcave, ora si muova la Regione



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DATA: 14 ottobre 2005
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OGGETTO:        C O M U N I C A T O    S T A M P A

La Uil soddisfatta per il blocco
ai rifiuti umidi nella discarica Italcave
“Ma ora si muova la Regione”

Soddisfazione è stata espressa dalla Uil Puglia per lo stop imposto dalla Provincia di Taranto al conferimento dei rifiuti umidi nella discarica Italcave di Statte. In questo modo si è vietato che nella discarica arrivino i rifiuti speciali provenienti dalla Campania. L’accesso è stato bloccato in virtù delle analisi dell’Arpa e dell’Asl. Il motivo è determinato dal fatto che la frazione umida dei compost, non presenta caratteristiche nella norma dei rifiuti catalogati come “speciali non pericolosi”. “E’ un risultato importante e positivo dice il segretario generale della Uil Puglia, Aldo Pugliese perché questa norma si estende ora a tutte le discariche della provincia di Taranto, per cui questa tipologia di rifiuti non potrà essere conferita neanche altrove. Ed è un risultato conseguenza delle lotte che i cittadini hanno portato avanti nelle scorse settimane, per ultima la grande manifestazione che si è svolta a Statte, con massiccia partecipazione della popolazione. Con questa decisione viene bloccato il 50% dei rifiuti che provengono da altre regioni. Dopo di che, rimane l’altro 50% che riteniamo ogni regione debba smaltire in casa propria, anche in ossequio alle disposizioni comunitarie e alla legge che recita “in prossimità del luogo di provenienza”. La prossimità dei rifiuti campani non è Taranto, evidentemente”. Ma la vicenda non finisce qui: “Ora c’è il problema delle migliaia d tonnellate di rifiuti umidi già scaricati quotidianamente negli ultimi mesi nella discarica Italcave afferma Pugliese perciò chiediamo che vengano tolti in tempi ristretti anche in virtù del fatto che, essendo rifiuti umidi, sono in continua putrefazione emanando forti odori sgradevoli. Del resto, proprio la quantificazione dei biogas (composti da ammoniaca, sostanze organiche volativi, acido solforico) ha portato recentemente i tecnici a sostenere che la rete di captazione con aspirazione combustibile è del tutto inadeguata. Inoltre, nelle emissioni gassose sono presenti anche benzene, eptano, esano ed altri idrocarburi volatili, pericolosi sia per l’ambiente che per l’uomo. Urge, dunque, un intervento immediato”. Anche per questo, dunque, la situazione non è cambiata: “Ora va fatta la bonifica conclude il segretario Uil perché resta appunto l’altro 50%, che per arrivare in Puglia percorre un lungo itinerario, con tutti i pericoli che comporta. E’ stata vinta una battaglia, ma non la guerra. A Statte peraltro di discariche ve ne sono in abbondanza, oltre quella dell'Ilva. Questo è solo un primo risultato, che prova come la mobilitazione paga insieme all’impegno di alcune persone che rappresentano le istituzioni. La provincia deve, inoltre, esprimersi sulla idoneità della discarica, avendo presente che i tecnici del Dipartimento di Prevenzione della ASL Taranto 1, il 10 agosto scorso hanno sostenuto l’inidoneità in quanto la rete di captazione con aspirazione combustibile è del tutto inadeguata. Ci lascia perplessi l’assordante silenzio della Regione, che preoccupa non poco. C’è da sperare che almeno ora si prenda coscienza e cominci a svolgere il suo ruolo. In Puglia ci sono altre situazioni simili e non si può continuare a far finta di nulla”.


Il segretario generale (Aldo Pugliese)