Rigassificatore di Taranto: una partita già decisa a tavolino?



Rigassificatore di Taranto: una partita già decisa a tavolino?


Dopo le scioccanti dichiarazioni del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alfonso Gianni, e dell'Assessore Regionale all'Ecologia, Michele Losappio (1), intervenuti in diretta al programma "Ambiente" su RAiUTILE, sullo stato dei rigassificatori in Puglia, ci chiediamo in base a quali motivi un rigassificatore a Brindisi vuol dire bloccare il turismo e l'economia di una provincia, mentre a Taranto vuol dire sviluppo, ecocompatibilità, sicurezza?

Mentre Losappio rivendica la valutazione d'impatto ambientale su Brindisi coinvolgendo la Commissione Europea e invitando il Governo ad accelerare i tempi per non incorrere in una procedura d'infrazione, su Taranto incontriamo un Losappio di segno opposto. Proprio dal suo assessorato viene portata avanti una procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) senza quelle procedure di trasparenza richieste dal Comitato contro il rigassificatore di Taranto, ma anche, e ci dispiace per l'Assessore, previste dalla Legge dello Stato.

Non comprendiamo il sottosegretario quando dice "Brindisi no, mentre un'ipotesi può essere Taranto". Come fa il sottosegretario a conoscere l'esito dell'eventuale VIA su Brindisi e di quella in corso su Taranto. Forse forse la presenza di un rigassificatore in una zona è solo una questione di volontà politica, mentre la VIA è solo uno strumento per giustificare la volontà già decisa a tavolino? Il sottosegretario parla di patti che si possono rivedere, e che la Gas Natual è disponibile ad un'intesa con gli inglesi di Brindisi; ci chiediamo, ma il sottosegretario Alfonso Giannini parla come uomo politico alle dipendenze di noi cittadini che gli paghiamo lo stipendio oppure parla come uomo più interessato agli interessi economici di qualche azienda?

Anche l'Assessore Losappio ha la sfera di cristallo perchè riesce ad anticipare la disponibilità della Regione sul sito di Taranto senza aspettare l'esito della VIA.

Gentile Assessore, tutto ha un limite e questo limite è stato purtroppo superato. Alla faccia della nuova politica tanto da Lei decantata in campagna elettorale.

Sarebbe veramente surreale che una Regione che si dice "dalla parte dei cittadini" e fautrice della trasparenza e della cittadinanza attiva sia poi l'istituzione che va a braccetto con le aziende-sponsor contestate dai comitati dei cittadini.

Sarebbe veramente surreale che il rigassificatore di Brindisi sia presentato come un "crimine contro l'umanità" (dichiarazione del Presidente Vendola) e a Taranto sia invece realizzato da "sponsor" dello sviluppo sostenibile.

Un po' di coerenza, gentile Assessore. Per questo attendiamo un Suo autorevole chiarimento.

Noi vogliamo continuare a credere nel sogno di una Puglia diversa. Vogliamo continuare a pensare che voi possiate essere gli esecutori dei nostri sogni e non i costruttori dei nostri incubi.

Speriamo che Lei abbia ben presente che sulla questione del rigassificatore di Taranto ci sarà o una comune vittoria o la più rovinosa caduta delle speranze che avevamo riposto nella "nuova" Regione Puglia.

Espedito Alfarano - Amici di Beppe Grillo
Alessandro Marescotti - PeaceLink nodo di Taranto

12/12/2006

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(1) Cfr. "Il rigassificatore? Meglio a Taranto che a Brindisi secondo Rifondazione Comunista"
http://lists.peacelink.it/taranto/msg01328.html

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Rigassificatore, Borraccino (PdCI): ”No a Brindisi e No Taranto”


Una dichiarazione del presidente del gruppo consiliare dei Comunisti italiani, Cosimo Borraccino, sul rigassificatore.


La nostra posizione sui rigassificatori in Puglia: no a Taranto anziché a Brindisi e no a Brindisi anziché a Taranto! Ciò a proposito della dichiarata disponibilità dell’assessore Losappio ad accettare la realizzazione di un rigassificatore a Taranto anzichè a Brindisi, così come proposta dal sottosegretario Alfonso Gianni in un recentissimo intervento televisivo su Raiutile.

Non risulta, infatti, che il Governo regionale abbia stabilito nulla di simile ma, se ciò fosse stato deciso senza che tutti i partiti di maggioranza ne fossero informati, gli scriventi riaffermano quanto da sempre espresso a riguardo della realizzazione di un simile impianto sia a Brindisi che a Taranto e che si concretizza in un NO deciso.

Tuttavia non vogliamo credere che ciò sia accaduto, chiediamo che l’assessore Losappio spieghi su cosa basa le dichiarazioni oggi riportate su numerosi organi di stampa che danno, per l’appunto, come accolta l’ipotesi del rigassificatore a Taranto. Dobbiamo ripeterci, allora? Taranto, come del resto Brindisi, sono città cui non si può chiedere un ulteriore sacrificio ambientale, qualunque ne fosse la motivazione, considerando proprio il già pesante tributo che queste due città pagano.

Ogni intervento sarà messo in atto da questo Gruppo, non esclusa la mobilitazione dei propri iscritti nell’intero territorio interessato dalla questione, affinché non vi siano decisioni “personali” a stravolgere i destini di popolazioni che hanno tutto il diritto di reclamare una migliore qualità della vita e, anzi, non un peggioramento delle già compromesse condizioni ambientali della propria città.