Al Presidente della Provincia Florido non è piaciuta l'inchiesta dell'Espresso



Questa lettera di Francesco Perrone è uscita oggi sul Corriere del
Mezzogiorno

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TARANTO:FLORIDO SI “RIBELLA” CONTRO LA DENUNCIA DEL DEGRADO

Di Francesco Perrone

In questi giorni ha fatto molto discutere la pubblicazione di servizi
sull’inquinamento industriale in Puglia e in particolare nelle aree di
Brindisi e Taranto. Ho avuto modo di ascoltare diversi interventi, sia da
parte della stampa (soprattutto quella televisiva) che di politici locali.

Vorrei soffermarmi su coloro che tendevano a sminuire il problema e la
denuncia (peraltro basata su dati ben noti).

Se alcune tesi, sostenute da qualche anchorman televiso nostrano, possono
essere paragonate ai discorsi che tutti possiamo fare nel bar sotto
casa,maggiormente mi meravigliano le dichiarazioni del Presidente della
Provincia di Gianni Florido (che è anche aspirante sindaco del capoluogo).

Egli sostiene che l’intervento del settimanale l’Espresso è un attacco
preordinato alla Puglia e alla sua appetibilità turistica.

Sono affermazioni francamente sconcertanti, che non possono non lasciare
perplessità. Io avrei ringraziato il settimanale l’Espresso e il
giornalista. Avrei detto che la politica tarantina ha un forte bisogno di
essere supportata da una stampa attenta; e che cio’ di cui su quelle
pagine si parla deve essere una fonte di impegno, alla base di iniziative
di governo di questo territorio.

Avrei detto che la grande industria è importante e necessaria, che vanno
sviluppate tutte le iniziative utili alla sua crescita; ma che vogliamo
che cio’ avvenga nel rispetto dell’equilibrio ambientale e di uno sviluppo
armonico della vita comune.Avrei anche detto che le istituzioni locali
sono impegnate al sostegno degli operatori economici ma che sono anche
pronte a difendere la propria idea di sviluppo e i diritti dei cittadini
in qualsiasi sede ciò fosse necessario.

Non mi sarei dimenticato di ricordare i dati dellArpa, dell’Asl, e di
altri ricercatori. Avrei affermato con forza che lo sviluppo economico, in
equilibrio con l’ambiente e la qualità della vita, è asse importante del
Progetto di rilancio della nostra comunità dissestata.

Ma il Presidente Florido non ha detto nulla di tutto ciò. Ha parlato di un
subdolo attacco al turismo locale. Se anche fosse così, di quale turismo
parliamo? Di coloro, e non si tratta di masse oceaniche, che assisteranno
ai “Riti della Settimana Santa” e che troveranno una Città vergognosamente
sporca, con strade dissestate e ingombre di auto in doppia fila? Del
prossimo turismo rivolto alle località balneari, dove, soprattutto lungo
il versante orientale, si troveranno operatori spesso poco preparati, lidi
trascurati, cassonetti puzzolenti e, in bell’evidenza, quell’offesa a
tutti noi che è lo scheletro abbandonato dell’ormai ex pineta di Lido
Silvana?

Il turismo culturale, orbo di un Museo Nazionale chiuso e di cui si è
quasi dimenticata la presenza, di reperti archeologici  ritrovati e subito
dopo rinascesti, di un’attività congressuale che potrà avere qualche
rilevanza solo quando Taranto avrà una proposta universitaria adeguata e
collegata alla ricerca?

Gianni Florido (come, per altro, anche altri politici locali) non hanno
parlato di tutto ciò.

Mi dispiace:questa povera Taranto avrebbe bisogno di discorsi piu’
coraggiosi e, contemporaneamente, piu’ambiziosi.