Inquinamento, nuovo sequestro di Pet-coke per ordine della magistratura



GELA (CALTANISSETTA) - I carabinieri del nucleo operativo ecologico (Noe)
hanno proceduto al sequestro del "Parco Carbone", all'Isola 29 del
petrolchimico di Gela, in esecuzione di un'ordinanza emessa dalla procura
della Repubblica di Taranto. L'indagine riguarda una partita di Coke (il
carbone sintetico ottenuto dalla raffinazione del petrolio) proveniente da
Gela, trovato a Taranto nel deposito di un broker che lo commercia in Italia
e all'estero.

Secondo la magistratura tarantina, quel Coke non poteva essere messo in
commercio in quanto il suo contenuto di zolfo è risultato superiore al 6%.

La norma non vale per Gela perchè una apposita legge, varata nel 2003 per
impedire la chiusura dello stabilimento dell'Eni (sequestrato allora dalla
locale procura) autorizzò in loco l'utilizzo come combustibile del Coke
prodotto, anche se ad alto tenore di zolfo (Atz) in virtù dell'esistenza di
appositi sistemi di abbattimento dell'SO2, polveri ed ossidi di azoto
(l'impianto Snox).

I carabinieri, oggi, stavano per sequestrare anche l'impianto Cocking che
produce il combustibile e il piccolo deposito intermedio del Coke che
alimenta la centrale termoelettrica di stabilimento. Ma quando dalla
direzione aziendale è giunta una nota con la quale si comunicava che il
provvedimento avrebbe portato alla fermata di tutti gli impianti del
petrolchimico di Gela, compreso il dissalatore che fornisce acqua potabile
ai comuni della fascia centro meridionale della Sicilia, l'autorità
giudiziaria ha limitato i sigilli al solo parco carbone dell'isola 29.

La Raffineria di Gela, non disponendo, al momento, di altre aree di
stoccaggio, da qui in avanti potrà produrre tanto coke quanto ne brucia in
centrale per generare energia elettrica. Il carico degli impianti di
raffinazione è stato perciò diminuito fino a nuove disposizioni.


09/01/2008


Per approfondimenti:

Pet-coke a Taranto, vi sveliamo i retroscena
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/24410.html

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Alessandro Marescotti
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(TA)