Lettera aperta agli scout di Taranto: unitevi al movimento anti-inquinamento. Se non ora, quando?



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Lettera aperta agli scout di Taranto

Cari amici,
in questi giorni un ampio gruppo di associazioni sta stringendo una
alleanza anti-inquinamento per Taranto. E' un momento decisivo per la
città. L'ARPA ha accertato livelli di inquinamento di IPA e
benzoapirene, specie al quartiere Tamburi, che non hanno raffronti in
Europa. 
I picchi di emissione avvengono di notte, mentre i cittadini dormono e
non vedono.
A Taranto viene riversata inoltre una quantità di diossina, proveniente
dall'ILVA, pari al 90,3% del totale nazionale certificato dal registro
ufficiale INES che censisce le emissioni industriali.
Inoltre l'Ilva stessa dichiara di aver riversato nell'ambiente oltre 2
tonnellate di mercurio (nel solo 2005) che è neurotossico.
La produzione "a caldo" più inquinante rifiutata a Genova è stata
trasferita a Taranto in questi anni provocando un incremento delle
emissioni inquinanti certificate dal registro INES. Ad esempio
l'arsenico scaricato nell'ambiente è aumentato di quasi 9 volte dal 2002
al 2005.
 
Ma anche le altre aziende dell'area industriale presentano criticità di
rilievo. Ad esempio i serbatoi dell'Agip emanano esalazioni (chiunque
percepisce "a naso" la puzza di greggio anche solo passando di sfuggita
nella zona) per via della cattiva tenuta dei serbatoi stessi. E la
Cementir ha chiesto nella nuova autorizzazione a produrre di poter
bruciare rifiuti nel processo produttivo, divenendo un grande
cementificio-inceneritore.

Cosa avviene dentro i corpi dei tarantini? Gli abitanti di Taranto non
si sono "corazzati" o "immunizzati", come alcuni pensano ingenuamente,
ma sono sempre più vulnerabili.

I tumori in città e provincia sono in costante aumento, come pure i casi
legati all'autismo. I medici constatano un aumento di patologie a carico
della tiroide. E anche le banali allergie, esplose specie fra i bambini
di Taranto, hanno una correlazione con le polveri sottili
abbondantemente presenti nell'aria, in quanto predispongono l'organismo
alle infiammazioni magari provocate da agenti anche naturali (polline,
ecc.). La sinergia fra emissioni industriali e normali patologie fa sì
che le prime divengano un moltiplicatore delle seconde. E anche gli
stili di vita errati (come il fumo da sigaretta) provocano danni ancora
maggiori se si combinano con - tanto per fare un esempio - l'inalazione
di fibre d'amianto: dieci sigarette fumate a Taranto fanno più male che
dieci sigarette fumate a Bolzano.

L'impatto del cocktail micidiale di sostanze cancerogene, mutagene e
teratogene a spasso per l'ambiente non ci può lasciare indifferenti. 

Il dott. Patrizio Mazza, ematologo di Taranto, parla esplicitamente di
un possibile effetto genotossico sulle future generazioni nel caso in
cui vengano intaccate le cellule germinali dei giovani.  

Ma perché, in tanta disgrazia, questo è un momento decisivo? Perché è
importante allearsi e fare fronte comune?

Semplice: perché da qui a poco verranno rilasciate le nuove
autorizzazioni industriali. I cittadini e le associazioni hanno potere
di intervento proponendo al Ministero dell'Ambiente delle
"osservazioni". Le aziende sono obbligate dalla normativa europea (la
normativa IPPC recepita dalla normativa AIA) ad adottare le migliori
tecnologie disponibili per ridurre al massimo le emissioni.

E' venuto il momento di esercitare tutto il nostro potere di cittadini,
di dare forza e visibilità al nostro senso etico oltre che ai nostri
diritti. E' il momento di esercitare la nostra responsabilità verso gli
altri, verso i bambini in particolare e verso chi dovrà ancora nascere.
E' in gioco il diritto alla salute, all'ambiente e alla vita stessa.

Nei momenti più difficili gli scout si sono sempre distinti proprio per
il loro senso di responsabilità.

Ecco perché questo è il momento degli scout.

Vi chiediamo di unirvi al gruppo di associazioni che sta costruendo un
movimento anti-inquinamento perché le prossime autorizzazioni ambientali
siano rigorose e impongano anche alle industrie di Taranto quelle misure
di sicurezza che sono attive da anni nel resto dell'Europa civile.

                             Per PeaceLink

                      Prof. Alessandro Marescotti
                            www.peacelink.it
                       per SMS: cell. 3471463719