Taranto, il treno dell'indignazione travolge il potere. Lettera al Corriere del Giorno



Il treno dell’opinione pubblica e i consigli di Pulitzer


E’ stato bello leggere l’articolo di Luisa Campatelli dal titolo
“Ambiente, è in marcia il treno della protesta”. Viene messo giustamente
in risalto come stia cambiando la percezione del problema inquinamento. E’
partito un treno quando prima c’era solo una carovana di poche auto. E’ un
treno che trascina e travolge. Luisa Campatelli coglie in tutta le sue
implicazioni quanto sta accadendo. Evidenzia bene i fattori che
determinano la benefica “onda anomala”: “L’attenzione dei mass media
nazionali ed europei, l’impegno di pezzi importanti della società civile,
il dibattito incessante che anima blog e siti Internet”. E sottolinea:
“Quello su cui viaggiano informazione e diffusione della coscienza/cultura
ambientalista è un treno che sta andando ad una velocità sorprendente. Non
c’è scuola primaria a Taranto in cui il tema inquinamento non sia al
centro di lezioni, approfondimenti, compiti in classe”.

Sarebbe straordinario se si arrivasse a scrivere un fumetto:
“L’inquinamento spiegato ai bambini”. Una cosa fatta di parole semplici,
così semplici che le capiscano finalmente anche gli adulti, non solo i
bambini.

La velocità sorprendente del treno su cui stiamo viaggiando è documentata
dai nostri siti Internet, ormai presi d’assalto.
Al “treno sociale” di cui parla Luisa Campatelli si stanno aggiungendo
nuovi vagoni.
Ci stanno infatti scrivendo i tifosi del Taranto perché vogliono
organizzare una serata di discussione. Mandano email anche i gruppi
musicali locali perché anche loro si metterebbero a disposizione per una
maratona rock. E vari operai hanno ormai rotto il muro del silenzio per
dire: “Non solo condividiamo le vostre idee ma vi diciamo che le cose che
scrivete sono vere perché le viviamo sulla nostra pelle”.
Quando questi mondi distanti si agganciano al treno sociale vuol dire che
una rivoluzione dal basso è in atto. Quando è venuta a Taranto la RAI con
“La vita in diretta” il primo grande scroscio di applausi c’è stato quanto
un cittadino ha gridato: “Ci hanno tenuto nascosta per tanto tempo la
verità!”. Questa è l’idea guida che ha mosso PeaceLink e per mesi e mesi
abbiamo scavato nelle informazioni per capire quante cose ci avevano
nascosto. Il grande giornalista Joseph Pulitzer così spiegava come
cambiare il mondo con l’informazione alternativa: “Non esiste delitto,
inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza.
Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli
ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà
via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l’unico
mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Ecco qui sta il punto: la rivoluzione in atto è una rivoluzione
dell’informazione. Grande merito hanno avuto i giornalisti locali più
attenti e documentati. Siamo in presenza di un disvelamento dei
retroscena. Anni di silenzio e di complicità vengono illuminati da dati
ambientali e sanitari gravissimi. Gli esperti e gli studiosi hanno ora una
spazio di intervento inimmaginabile in passato. C’è un sommovimento
dell’opinione pubblica, della società civile, dei saperi scientifici e dei
“social network”. Ogni dato nuovo lanciato sull’arena informativa ha
l’effetto di una torta in faccia al potere e fa stupire il comune
cittadino che chiede indignato: e questo perché non ce l’avevano mai detto
prima?

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
http://www.peacelink.it

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