Inquinamento a Taranto, la rivolta dei medici



ILVA: MEDICI, TUMORI LEGATI A INQUINAMENTO E MINISTRI SBAGLIANO =
(AGI) - Villasimius (Cagliari), 3 ott. - «I ministri possono dire quello che vogliono, ma la scienza parla chiaro: l'aumento di tumori a Taranto è legato all'inquinamento». Così i medici Filippo Anelli, segretario della Fimmg di Puglia e presidente
dell'ordine dei medici di Bari, e Giulio Avarello,
vicesegretario della Fimmg di Taranto, intervengono sulla
vicenda Ilva e confermano la gravità della situazione
sanitaria a Taranto. I ministri Clini e Balduzzi, di fronte ai dati epidemiologici sui tumori, hanno detto finora che la
certezza scientifica di una correlazione con l'Ilva non c'è ancora, ma i medici sul territorio, al congresso Fimmg a Villasimius, sono categorici.

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(AGI) - Villasimius (Cagliari), 3 ott. - «Questo aumento di tumori è correlato all'inquinamento ambientale - spiega Anelli
- i ministri possono dire quello che vogliono. A Bari c'era una fabbrica di amianto, e si è registrato per anni un aumento di
tumore al polmone, poi la fabbrica è chiusa e il dato dei tumori si è normalizzato. Via la fabbrica, via i tumori. Anche la magistratura d'altra parte la pensa così». «È pazzesco anche l'inquinamento alimentare - spiega Avarello - la diossina nell'ambiente, le polveri sottili, producono un aumento di tumori e di malattie respiratorie». Per non parlare del piombo:
«Uno studio dell'Arpa regionale con i medici di famiglia, presentato a Oxford - aggiunge il medico - che non ha avuto una eco in Italia ha trovato un'alta percentuale di piombo nelle urine dei pazienti tarantini, ma il comune di Taranto dice che non è dannoso. Invece è un altro dato inquietante».

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(AGI) - Villasimius (Cagliari), 3 ott. - I medici sul territorio hanno un polso chiaro della situazione: «In certi
quartieri di Taranto aumentano notevolmente le prescrizioni per
farmaci tumorali e per malattie respiratorie, e addirittura le autorità regionali ci richiamano perchè si registra una spesa eccessiva di farmaci, che sfora i limiti prefissati». Ora i camici bianchi si mobilitano: sta partendo un progetto
specifico sui problemi dell'inquinamento ambientale in collaborazione con il dipartimento di igiene pubblica, per «standardizzare i metodi di osservazione e cura dei soggetti a rischio nell'area di Taranto». Da un lato, quindi, la raccolta
epidemiologica dei dati inviati dai medici sentinella, dall'altro interventi preventivi in termini terapeutici e
diagnostici sulla popolazione a rischio.

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