AGENZIA D'INFORMAZIONE AUSER 6 2005



Agenzia d'Informazione Auser

Agenzia settimanale - Anno 8 numero 6 - EDIZIONE DEL GIOVEDI' 27 gennaio 2005

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ASSOCIAZIONISMO VOLONTARIATO TERZO SETTORE

MAREMOTO ASIA. LA SOLIDARIETA' DI INTERSOS SI MOLTIPLICA - La squadra di
operatori e operatrici umanitari di INTERSOS, che ha avviato le attività di
soccorso dei sopravvissuti al maremoto nello Sri Lanka, si è ora rafforzata
trovando un coordinamento operativo, nel quadro di Forum Solint. Le 5 Ong
italiane che lo compongono - CISP, COOPI, COSV, INTERSOS e MOVIMONDO,
stanno ora lavorando in modo integrato.  Le attività in corso sono ora le
seguenti: nel Distretto di Trincomalee, Divisione Amministrativa di Muthur
distribuzione alla popolazione sfollata, ospitata nei templi e negli
edifici scolastici risparmiati dalle acque, di beni di prima necessità;
purificazione dei pozzi; allestimento di una officina per la riparazione
delle barche da pesca danneggiate dal maremoto; messa a punto di un
programma per la ricostruzione di abitazioni e di scuole, e di ripristino
della flotta peschiera con il sostegno della Provincia di Pescara e dei
Comuni della stessa provincia - primo fra tutti la stessa città di Pescara.
Nel Distretto di Galle, Sub Divisione amministrativa di Ikkadwa si sta
procedendo alla creazione di ripari temporanei dotati di servizi igienici,
e distribuzione ai sopravvissuti di materiale di prima necessità (non
alimentare); riabilitazione di 9 strutture sanitarie locali, e fornitura di
medicinali e kit medici necessari a contrastare colera e curare i traumi
fisici; sostegno psico sociale ai bambini e alle bambine colpiti dalla
catastrofe, ma sopravvissuti, con l'ausilio di neuropsichiatri infantili
con grande esperienza nelle aree di crisi. Nel Distretto di Matara è in
corso il sostegno a 2 ambulatori territoriali, attraverso la loro
riabilitazione ed equipaggiamento; avvio di un intervento per il ripristino
e il miglioramento degli impianti igienici di 3500 case parzialmente
danneggiate. Infine nei Distretti di Jaffna e di Ampara le Ong stanno
lavorando per l'avvio di un programma per l'accesso all'acqua e per i
servizi igienici; riparo temporaneo alle famiglie sfollate e ora malamente
alloggiate in spazi comuni inadatti e non attrezzati; programma di sostegno
psico sociale per i bambini e gli adolescenti gravemente traumatizzati.

MAREMOTO ASIA: CONTINUA L'AZIONE DELLA CARITAS - In India la Caritas ha
mobilitato migliaia di volontari locali e sono stati programmati interventi
per un impegno complessivo pari a oltre 60 milioni di euro, fino a giugno
2007. Una presenza concentrata al Sud - nelle zone di Tamil
Nadu-Pondicherry, Andhra Pradesh, Kerala, nell'arcipelago delle Isole
Andaman e Nicobar - e articolata in aiuti di prima necessità (cibo, acqua,
vestiario, inoltre kit base per la ripresa della vita quotidiana, con
oggetti per la cucina, utensili, materiale scolastico per bambini) per
44.550 famiglie, costruzione di ripari temporanei per 25.000 famiglie,
costruzione/riabilitazione di case per 34.000 famiglie e di 16 edifici
comunitari attrezzati per la protezione della popolazione più a rischio,
acqua e infrastrutture idriche, per 15.000 famiglie, servizi igienici per
22.000 famiglie, assistenza psicologica post-trauma soprattutto per bambini
e soggetti deboli, grazie alla formazione di 200 psicologi, attività
generatrici di reddito per 2.500 pescatori, 5.000 donne che lavorano
nell'indotto, 2.000 agricoltori, ma anche falegnami, muratori impiegati nei
lavori di ricostruzione, rafforzamento dello staff locale con formazione
specifica in disaster management, ampliamento delle strutture hardware e
interventi strutturali di ingegneria. In Sri Lanka sono stati allestiti
centinaia di campi di accoglienza su tutto il territorio nazionale, di cui
430 tuttora attivi. Il piano di riabilitazione di lungo periodo, fino a
dicembre 2006, messo a punto dalla rete Caritas riguarda 38.000 famiglie e
il rafforzamento dello staff locale. Gli interventi si aggirano sui 124
milioni di euro. In Indonesia, per un totale di circa 14 milioni di euro
l'impegno Caritas si concentra a nord, a Sumatra e nella provincia di Aceh
e prevede un impegno quinquennale (fino a dicembre 2009) articolato su più
fronti anche su quello educativo come programmi per il reinserimento
lavorativo di capi famiglia, assistenza psicologica post-trauma, azioni di
sensibilizzazione ed educazione alla pace nella martoriata regione di Aceh.

MAREMOTO ASIA. LA FORZA DEL SOSTEGNO A DISTANZA - E' iniziata l'emergenza
del dopo-emergenza. A un mese dal maremoto nel sud est asiatico inizia la
vera emergenza per i bambini e le famiglie rimaste orfane: per Ai.Bi Amici
dei Bambini è "l'emergenza del post-emergenza". "E' un dato scontato, che
purtroppo ci aspettavamo - dice Marco Griffini, presidente di Amici dei
Bambini - : sono trascorse poche settimane dalla tragedia e già sono spenti
i riflettori. Con una differenza, rispetto a altre emergenze avvenute, ad
esempio, nell'area balcanica: per il sud est asiatico abbiamo assistito a
un calo verticale dell'interesse, i media non parlano più delle zone
colpite dallo tsunami".
A un mese dalla sciagura i volontari di Amici dei Bambini in Sri Lanka -
dove l'associazione è presente dal 1998 con progetti di accoglienza per
bambini abbandonati - riferiscono di un dilagare di alcolismo, depressione,
fenomeni per i quali è fondamentale il supporto psicologico di équipe
specializzate. Si tratta, evidentemente, di interventi a lungo periodo,
dedicati ai bambini, agli adolescenti e alle famiglie orfane, così da poter
ricostruire il tessuto sociale oggi distrutto. "Il sostegno a distanza è lo
strumento più efficace per affrontare queste emergenze perché garantisce,
nel lungo periodo, la continuità degli aiuti"

MAREMOTO ASIA. GLI INTERVENTI  DI EMMAUS INTERNAZIONALE - All'indomani
dello tsumani nel sud-est asiatico, i 442 gruppi di Emmaus Internazionale
presenti in 40 paesi del mondo si sono immediatamente attivati per portare
un sostegno finanziario ai gruppi Emmaus indiani della costa del Tamil Nadu
e permettere loro di portare la loro assistenza alle migliaia di persone
colpiti dalla terribile catastrofe.  Ad oggi, i contributi in denaro
inviati dai gruppi Emmaus al segretariato internazionale oltrepassano i
400.000 euro, di cui 250.000 già trasmessi per la prima fase di emergenza.
I gruppi Emmaus italiani, anche con la partecipazione di numerosi
contributi versati da amici e da visitatori dei Mercatini solidali
dell'usato, hanno partecipato con la cifra, provvisoria perché la raccolta
continua, di 75.000 euro. Gli Amici Emmaus India, in collaborazione con la
rete LEISA (rete di 86 organizzazioni che sostengono l'agricoltura
biologica, senza utilizzo di concimi chimici) stanno terminando la prima
fase di aiuto alle vittime dello tsunami, secondo il piano che avevano
previsto: distribuzione di prodotti di prima necessità (riso, acqua
potabile, indumenti, stuoie, lenzuola, utensili da cucina, fornelli, etc.)
senza dimenticare, con la collaborazione di animatori sociali indiani
volontari, un sostegno psicologico. Nella seconda fase di sostegno alle
vittime, sarà essenziale aiutarle nella ripresa delle loro attività
agricole e di pesca. Le terre invase dall'onda anomala, del 26 dicembre
scorso, saranno improduttive per diversi anni. Occorrerà quindi sviluppare
altre attività : allevamento di capre e pollame, coltivazione di ortaggi,
etc.  Nel secondo semestre 2005 si potrà pensare alla terza fase
dell'azione di aiuto alle vittime, la fase più lunga e costosa : la
ricostruzione. Al di là dell'aiuto diretto alle popolazioni sinistrate,
Emmaus Internazionale appoggia la domanda di annullamento del debito per
tutti i paesi colpiti dallo tsunami.

MAREMOTO ASIA. MANITESE DALLA PARTE DEI BAMBINI - Sono due i progetti che
l'organizzazione Mani Tese sta portando avanti in India nelle zone colpite
dal Maremoto. Da un lato ha avviato un programma di riabilitazione per
bambini colpiti da calamità naturale nel distretto di Nagapattinam in Tamil
Nadu. Il principale obiettivo del programma è coinvolgere i bambini nelle
attività scolastiche, continuare la loro educazione e metterli nelle
condizioni di ricevere un'educazione parificata rispetto agli altri ragazzi
non colpiti dal disastro. Dall'altra Mani Tese è impegnata in una azione di
sostegno alle famiglie ed ai bambini colpiti dal maremoto nella regione del
Tamil Nadu, aiutandoli ad un ritorno graduale alla normalità e
all'autonomia economica. Entrambi i progetti si svolgono in stretta
collaborazione con partner locali.

Agenzia d'Informazione a cura di Giusy Colmo Ufficio Stampa Auser Nazionale

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