Morsano al T.to - Domani la Festa degli Alberi in memoria dell'antico platano di via Roma (1137)



Morsano al T.to - 14.05.05

Festa degli Alberi
I bambini riabbracciano i nonni, che ricordano l'antico platano di via Roma

Ritorna domani il tradizionale appuntamento in quel di Morsano con la
"Festa degli Alberi". Un momento di incontro quello tra i bimbi del paese e
gli anziani ospiti del Centro Diurno gestito dalla Cooperativa Itaca atteso
da tutti, grandi e piccini.

"La Festa degli Alberi a Morsano è una bella e significativa tradizione,
anche perché in questa occasione viene consegnato ad ogni bambino nato
l'anno precedente un albero da piantare nel proprio giardino -spiegano le
animatrici di Itaca che operano al Centro diurno, Anna e Bruna-. E' una
festa di bimbi ed anziani, ed è molto bello poter cogliere con quanta
passione i nostri ultra 80enni scrivono, ricordando e rivivendo il loro
passato con sensazioni e sentimenti dedicati ad un albero che ha visto
scorrere i loro anni. Emozioni e pensieri che fanno capire quanto sono
ancora giovani dentro, sempre pronti a mettersi in gioco per esprimere e
trasmettere un po' della loro storia".

Il ricordo del platano di via Roma, "un Re sul trono". "Era bellissimo,
molto vecchio secolare tanto da non ricordare gli anni -ricorda Annina
Colussi Barei-. Il suo tronco aveva la circonferenza di qualche metro,
tutto macchiolato di bianco e con il sole sembrava brillare, le sue fronde
erano altissime e con la sua chioma ombreggiava tutte le strade che lo
circondavano. Divideva così le strade di via Roma, via Saletto e via
Cordovado, lui nel mezzo come un re sul trono. Ecco la primavera con lo
spuntare dei primi germogli, poi le foglie di un verde intenso e in autunno
cambiavano colore, gialle rose finché si seccavano e al primo vento
d'inverno le foglie svolazzavano via da tutte le parti. Nel grande tronco
c'era un grande buco, che quando pioveva qualche girovago alle volte
trovava riparo e nella notte anche riposo. Nelle sue bellissime fronde
quanti uccelli si sono posati e fatto qualche nido? Colombe, tortorelle,
merlo nero e le bellissime rondinelle e il pettirosso, qualche volta alla
sera anche la civetta che tutti dicevano porti disgrazie. Io non ci credo a
questo, perché anche lei è una creatura di Dio. Alzandomi di buon mattino,
abitando di fronte, nell'aprire le porte del bar godevo a sentire questo
cinguettio e dicevo tra me, quanto grande è il creatoŠ e sotto l'ombra di
questo bellissimo platano a qualche cliente portavo il tavolino e la sedia
per godersi il fresco o gustare un buon gelato o la birra. Quando è stato
abbattuto è rimasto un grande vuoto, ora al suo posto c'è un'aiuola, chissà
sul tronco cosa mai ci sarà stato inciso? Ma nel prato del centro
polifunzionale ci sono ancora dei platani, credo siano dei suoi figli, così
abbiamo ancora un bel ricordo".

Elvio Loretti ha addirittura dedicato una poesia, intitolata L'albero e la
fonte.

Al centro della mia borgata esiste un albero (platano) e una fontana
entrambi centenari.

Perché, sembra, che dal nonno di mia moglie sian stati piantati.

Quante cose hanno visto conosciuto, ed imparato.

In particolare ricordi belli e brutti, oltre la miseria, le guerre e i lutti.

Racconti detti dalle donne quando al pomeriggio e dopo cenato si riunivano
portando seco la propria sedia per riposarsi le membra.

E lui ascoltava silenzioso Donando l'ombra e il fresco alla sera fino a che
non fossero colte dal sonno rinviando il resto per il domani.

Intanto le ore e i giorni passavano lenti e sovente ci univamo anche noi
incuriositi dal sapere, perché i nostri anziani eran bravi a intrattenerci
destando in noi curiosità e voglia d'imparare.

Si deve sempre ricordare quanto fatto dagli anziani, perché parte delle
nostre tradizioni fanno parte della nostra storia.


Fabio Della Pietra
Ufficio stampa
Cooperativa Itaca - Pordenone

Prot. 1137