Servizi psichiatrici in Campania malgestiti e senza risorse



Associazione Italiana Psichiatri - Sezione Campania- sito web:
www.aipsimed.org ,  Presidente: dr. Nicola Gianmarco Ponsillo, Vice
presidente dr. Manlio Russo - Tel.: 339/8399324 (dr. Manlio Russo),
081/7648781, 081/2471235 (Avv. Francesco Alagna)

SERVIZI PSICHIATRICI IN CAMPANIA MALGESTITI E SENZA RISORSE

Centinaia di psichiatri stanno aderendo a un'azione legale contro le
Asl della Regione Campania a causa delle carenze organizzative e di
risorse dei dipartimenti di salute mentale

In Campania manca il 70% dei posti letto stabilito per legge, mancano
1000 operatori, tra cui medici, educatori, assistenti sociali,
infermieri e psicologi, e manca il 60% di case famiglia e comunità
terapeutiche. A ciò si uniscono le carenze organizzative e l'aumentata
incidenza dei disturbi psichici e di quelli correlati all'uso di
sostanze. La Campania è anche l'unica regione in Italia dove il
servizio di emergenza psichiatrica è impropriamente affidato ai CSM
anziché al 118, ma i CSM sono privi delle risorse per poterle gestire:
il personale non possiede l'idoneità prevista dalla legge per trattare
le urgenze e le risorse sono insufficienti. L'apertura dei CSM su 24
ore rappresenta anche un inutile dispendio economico e di risorse,
compromettendo ancor più le attività ambulatoriali, domiciliari, di
prevenzione. In molti CSM le liste di attesa per una visita
psichiatrica sono anche più lunghe di 30 giorni. Nella regione
Campania sono oltre 285.000 i pazienti che necessitano di cure
continue ed in contatto attivo con i centri di salute mentale (il 5%
della popolazione), mentre le persone che hanno avuto almeno un
contatto con un centro di salute mentale sono oltre 684.000 (il 12%
della popolazione). Molti pazienti e le loro famiglie sono in stato di
totale abbandono.
Negli ultimi 2 anni sia gli psichiatri sia i familiari dei pazienti
hanno ripetutamente segnalato alle autorità e ai sindacati, attraverso
raccolte firme, i problemi dell'assistenza psichiatrica pubblica
chiedendo interventi urgenti: tranne il Prefetto di Napoli, in 2 anni,
nessuno ha mai risposto né ai cittadini né agli psichiatri.
Pertanto gli psichiatri hanno deciso di intraprendere un'azione legale
di massa, tipo "Class Action", rivolgendosi allo studio legale "Alagna
& Partners" di Napoli (sito in via Cuma 28, tel: 081/7648781 -
2471235). I legali hanno avviato un'iniziativa avente come obiettivi
l'ottenimento delle incentivazioni economiche e relativi arretrati per
il servizio di emergenza psichiatrica, il risarcimento danni per
dequalificazione professionale, per la mancata applicazione del
contratto di lavoro, e il risarcimento per la mancata concessione dei
riposi compensativi. L'azione è originale perchè si tratta di uno dei
primi esempi in Italia di "Class Action": gli psichiatri non dovranno
sostenere spese legali perché le stesse verranno riconosciute solo
alla fine del giudizio e solo in caso di buon esito dello stesso.
L'iniziativa ha avuto enorme successo facendo riscuotere in pochi
giorni un'adesione altissima tra gli psichiatri che operano in tutta
la regione Campania, stimolando perfino l'interesse degli infermieri
dei DSM e di psichiatri di altre regioni e per tutto il mese di
ottobre si svolgeranno incontri quotidiani tra i legali e gli
psichiatri. In caso di vittoria la Regione Campania potrebbe essere
costretta a pagare decine di milioni di euro agli operatori dei DSM,
ma soprattutto, a dover mettere in atto quegli interventi urgenti in
favore del miglioramento dell'assistenza psichiatrica pubblica
(definita critica dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità)
che operatori e cittadini chiedono invano ormai da anni.