Fwd: Invito Convegno ISDE al Parlamento 7 giugno 2010 - AGRICOLTURA BIOLOGICA: INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE - La Fame e la Sete... dei mercanti di Giuseppe Altieri - risposta all'APOCALISSE AGRICOLA 2010.





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Da: Altieri <agernova at libero.it>
Data: 06 giugno 2010 13:50:46 GMT+02:00
A: Vegetariani
Oggetto: Invito Convegno ISDE al Parlamento 7 giugno 2010 - AGRICOLTURA BIOLOGICA: INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE - La Fame e la Sete... dei mercanti di Giuseppe Altieri - risposta all'APOCALISSE AGRICOLA 2010.

Invito Convegno ISDE al Parlamento Roma 7 giugno 2010

AGRICOLTURA BIOLOGICA: QUESTIONE DI INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE

La Fame e la Sete... dei mercanti  
di Giuseppe Altieri

Una marea di fesserie vengono buttate in pasto ai mass media, seppur partendo da dati reali sulle crisi di produttività dei terreni agricoli e sugli sconvolgimenti climatici,
che desertificano le terre insieme alla chimica dei Pesticidi e dei Disseccanti che distruggono l'Humus, e la salute degli Agricoltori e dei Consumatori
Si vuol preparare la gente alla fame e alla sete... 
...quella dei Mercanti che monopolizzano i mercati agricoli,
mentre i prezzi pagati agli agricoltori hanno raggiunto oggi il minimo storico
con la paglia (12 €/q.le) che vale più del grano (11,5 €/q.le)... mai successo nella storia umana !!!
come è possibile tutto ciò?

oggi alleviamo 10 miliardi di bovini equivalenti che mangiano almeno come 30 miliardi di persone in fabbriche di animali piene di medicinali ed ormoni
li nutriamo con Mais, Soia e altri prodotti e sottoprodotti agricoli e industriali che consumano più petrolio dell'energia solare fissata attraverso la fotosintesi dalle coltivazioni
In tal modo accumuliamo nelle carni moltissimi residui chimici, soprattutto Pesticidi
...mentre 1 miliardo di esseri umani soffrono la fame nera

basterebbe puntare alla sovranità alimentare autosufficiente dei singoli popoli
attraverso l'Agroecologia e le Produzioni Biologiche Tardizionali locali, 
organizzate con filiere corte o dirette, dai produttori ai consumatori
"Mangiacomeparli"... è proprio il caso di dire. 
E ne abbiamo fatto anche un marchio a garanzia dei consumatori, 100% Italiano, 100% OGM Free, secondo le norme di legge, 100% Biologico

Dobbiamo ridurre di almeno il 70%  gli animali allevati al mondo
In Italia, invece di allevare 10 milioni di Unita Bovine Adulte equivalenti (UBA), ne basterebbero 3 milioni
Rimarrebbero a disposizione degli italiani ancora ben 500 grammi di carne procapite alla settimana (o qualcosa in pù in equivalenza nutrizionale, sotto forma di latte o formaggi)
Più un pò di pesce fresco pescato dai mari che ci circondano per migliaia di km (con un pò di bioaccumulo di residui chimici di tutti i tipi, che purtroppo attraverso i fiumi finiscono tutti a mare).
Se proprio non vogliamo diventare vegetariani.

Liberiamo l'agricoltura dall'Industria chimica dei Pesticidi e della trasformazione agro-alimentare... e, soprattutto, dal Commercio speculativo.
Questo prevedono le normative Europee da almeno 15 anni
L'Europa ha stanziato 200 miliardi di € per lo Sviluppo Rurale Agroecologico, dal 2007 al 2013
In Italia oggi abbiamo ancora oltre 17 miliardi di € da spendere per le finanziarie agricole, i Piani di Sviluppo Rurale Regionali (PSR).
Soldi che rischiano di tornare a Bruxelles, per mancanza di volontà di riconversione biologica dell'Agricoltura da parte delle regioni
tanto che il governo pensa a un Piano Nazionale di Sviluppo Rurale, scavalcando le Regioni stesse

Esiste l'obbligo di destinazione di almeno il 40% dei bilanci regionali dei PSR per i cosiddetti Pagamenti Agroambientali (con priorità fino al 70% in caso di domande degli agricoltori ed allevatori biologici)
Ciò a compensare tutti i mancati redditi, i maggiori costi + il 20% per la transazione all'Agricoltura Biologica o per la Sostituzione reale dei Pesticidi.
E non per fittizie presunte riduzioni degli inputs chimici denominate Agricoltura Integrata, censurate come non controllabili ne verificabili dalla Corte dei Conti UE (nota 3/2005)
attraverso la quale si stanno sperperando enormi risorse per sostenere i redditi degli agricoltori che acquistano Pesticidi
seguendo disciplinari che prevedono un numero di trattamenti chimici molto superiore alla normale pratica dei coltivatori.
In tal modo il mercato dei Pesticidi è continuamente cresciuto in Italia, superando il 30% di tutte le vendite europee 
e le nostre acque sono per lo più inquinate da residui chimici oltre i limiti di legge (Agrisole 21-27 maggio 2010), 
Residui che continuano ad accumularsi da decenni, finche non saremo più in grado di sopportarli fisicamente.

I tumori e il cancro aumentano in maniera impressionante, cosi come la spesa per la malattia, che oggi ha superato l'80% dei bilanci regionali (e la chiamano sanità
I nostri bambini e le nostre cellule riproduttive sono i più soggetti ai danni da Pesticidi e disseccanti arancione, che distruggono il paesaggio italiano e la salute, 
creando dissesti idrogeologici per mancanza di copertura invernale e primaverile dei suoli, 
quando piove e l'acqua si porta giù la terra nei fiumi, sulla case della gente, sui treni e nelle strade
Attraverso i progetto "Polline sicuro", guidato dalle Multinazionali del Glifosate, si sono irrorate di disseccante tutte le strade del Bel Paese, mettendo a rischio la salute dei cittadini che passeggiano o viaggiano in macchina
I residui di tale prodotto sono rilevabili in tutte le acque sensibili analizzate, alla faccia della presunta biodegradabilità ed innocuità.
Roba da inchiesta per le Procure della Repubblica. In Francia sono partite multe salate ed in Argentina il prodotto è stato vietato dai tribunali

Non entrate nei Supermercati, signori miei... e state bene attenti a ciò che acquistate
Migliorerà la salute... del pianeta, vostra e degli agricoltori... soprattutto quella dei vostri figli
Torniamo alla Tradizione Agroecologica e all'Artigianato dei nostri Maestri dei campi e del Vino, 
Del Grano e del Pane a un giusto prezzo.

La Madre Terra ha risorse abbondanti per tutti i propri figli... 
ma non potrà mai sfamare l'avidità dei pochi che non la rispettano, 
in nome del DIO  denaro e del potere... di far del male agli altri

Allegato:
PIANO DI RICONVERSIONE BIOLOGICA DELL'AGRICOLTURA ITALIANA (Evitando distrazione di fondi verso una fittizia Agricoltura Integrata, concorrenziale all'Agricoltura Biologica)

- Seminativi avvicendati, Cereali e leguminose da granella: 3.000.000 Ha x 400 €/ha in media di pagamento agroambientale = 1,2 Miliadi di € (il pagamento, insufficiente, oggi previsto dalle Regioni è di circa 200 €/ha)
- Mais 800.000 ha x 600 €/ha = 0,48 miliardi di € 
- Olivi: 1.000.000 ha x 500 €/ha = 0,5 Miliardi di €
- Vigneti: 700.000 € x 700 €/ha = 0,5 miliardi di €
- Frutteti: 400.000 ha x 1.500 € /ha = 0,6 miliardi di €
- Orticoltura: 200.000 ha x 2.500 €/ha = 0,5 miliardi di €
- Prati avvicendati, Pascoli e Prati Pascoli 3.500.000 di ha x 100 € ha = 0,35 miliardi di €

Totale di spesa prevista: 4 miliardi di € all'anno

Ci potremmo aggiungere 400 € per unita bovina adulta allevata in biologico (corrispondente a 3 maiali, 7 pecore, 100 galline, ecc) x 3.000.000 di UBA = 1,2 miliardi di €
per liberare la zootecnia italiana dalla necessità di importare mangimi contaminati da OGM

avanzano anche fondi per il Tabacco Biologico: 40.000 ha x 5.000 €/ha 

Abbiamo ancora a disposizione oltre 17 miliradi di € da spendere, con priorità fino al 70% per i Pagamenti Agroambientali all'Agricoltura Biologica (circa 12 miliardi di € disponibili) nel periodo 2010-2013

Possiamo riconvertire quasi tutta l'Italia al Biologico. Oggi, non domani.

Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura Biologica

Studio AGERNOVA - Servizi Avanzati per l'Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
tel 075-8947433, Cell 347-4259872
P. IVA 02322010543
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1° WORKSHOP NAZIONALE ISDE SULLE “POLITICHE PER L’AMBIENTE E LA SALUTE”
Cosa fare per mettere ambiente e salute al centro dell’intervento dell’azione politica
 
7 Giugno 2010
Sala delle Colonne, Palazzo Marini (entrata Via Poli 19), Roma
 
 
Ore 09.30       Registrazioni
 
Ore 10.00        Priorità per il Paese e per i cittadini
                        Introduzione       
                        Dott. Roberto Romizi, Presidente ISDE Italia
                        Dott.ssa Maria Grazia Petronio, ASL 11 di Empoli, Vice Presidente ISDE Italia Centro
 
Ore 10.20        Le attuali criticità in materia di ambiente e salute
                        Dott. Ernesto Burgio, Coordinatore Comitato Scientifico ISDE Italia
Dott.ssa Antonella Litta, ASL di Viterbo, ISDE Viterbo
 
Ore 11.00        Ambiente e salute in tutte le politiche: i programmi e gli impegni dei Parlamentari , dei   movimenti e  dei partiti politici
 
Moderatori:
Prof. Gianni Tamino, Università di Padova, Comitato Scientifico ISDE Italia; 
Dott. Ferdinando Laghi, Direttore U.O. Medicina Interna Ospedale di Castrovillari, Presidente ISDE Calabria
 
-         Un nuovo paradigma: L’ecologia profonda - On. Dott. Domenico Scilipoti, VIII Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici
-         L’Istituto Ramazzini e il primato dell’indipendenza e della verità scientifica – Dott. Morando Soffritti, Direttore Scientifico Istituto Ramazzini, Comitato Scientifico ISDE Italia
-         L'inquinamento micrombientale da polveri fini e ultrafini: i benefici della limitazione del traffico, la situazione nei metrò, il fumo in macchina - Dott. Giovanni Invernizzi, Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), ISDE Sondrio
-         Normativa per il rilascio delle autorizzazioni nel settore Ambientale - Dott. Mauro Mocci, FIMMG Lazio, ISDE Civitavecchia
-         La protezione della salute dei cittadini nelle città metropolitane - Dott. Antonio Faggioli, Università di Bologna, Giunta Esecutiva ISDE Italia
-         Politiche per la mobilità e per la riduzione dello smog per la tutela della salute e dell'ambiente nelle aree metropolitane – Dott. Angelo Bonelli, Presidente dei Verdi
-         Energia nucleare e fonti rinnovabili - Dott. Alfiero Grandi, Presidente del Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare
 
Discussione
 
Ore 13.00        Pausa
 
Ore 14.00        Il ruolo delle Organizzazioni Non Governative
 
-         Moderatore: Dott.ssa Patrizia Gentilini, Giunta Esecutiva ISDE Italia
 
-         OGM e Pesticidi: scienza, natura e diritto - Dott. Giuseppe Altieri, Agernova
-         Una nuova politica sociale dell’ISDE - Dott.ssa Stefania Borgo, Università “La Sapienza” di Roma - Centro per la Ricerca in Psicoterapia, Segretario Generale ISDE Italia
-         I rifiuti: problema o opportunità? - Dott. Stefano Lanzuolo, Facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma
-         La cultura in prima linea in difesa dell’ambiente e della salute – Dott. Anna Fava, Istituto degli Studi Filosofici, Assise di Napoli
-         La difesa del territorio – Dott. Alberto Asor Rosa, ReTe dei Comitati per la Difesa del Territorio
 
Discussione
 
Ore 15.30        Informazione e comunicazione indipendente
 
Moderatori:
Dott. Giorgio Diaferia, Centro di Medicina Preventiva SUISM dell’Università di Torino, ISDE Torino
Dott. Gaetano Rivezzi, Vice Presidente ISDE Italia Sud
 
-         Autonomia della scienza e indipendenza dell’informazione: irrinunciabili presupposti per la difesa della salute - Dott.ssa Patrizia Gentilini, Giunta Esecutiva ISDE Italia
-         Comunicare l’ambiente, salvare la salute - Dott.ssa Mary Attento, giornalista professionista ed editor, ISDE Italia; Dott. Ettore Mautone, Quotidiano Il Denaro; Luciano Carideo, giornalista pubblicista e studente in Medicina, ISDE Italia
-         L'importanza di un giornalismo scientifico - Dott. Valerio Ceva Grimaldi, Vicedirettore del Quotidiano Ecologista Terra
-         Oggi non si può fare comunicazione indipendente (o libera) senza condizionamenti - Dott. Gianni Cecchinato, Direttore di Tetto&Pareti
 
Discussione
 
Ore 17.00        Conclusioni
On. Dott. Domenico Scilipoti, VIII Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici
Dott. Roberto Romizi, Presidente ISDE Italia
 
 
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia                       Segreteria On. Dr. Domenico Scilipoti
Via della Fioraia 17/19 – 52100 Arezzo                             Tel. 06-67608028; 06-67608346
Tel. 0575-22256; Fax 0575-28676                                      E-mail: scilipoti_d at camera.it
Web: www.isde.it; E-mail: isde at ats.it                               Web: www.domenicoscilipoti.it
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Da: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
Data: 03 giugno 2010 19:04:11 GMT+02:00
Oggetto: rassegna stampa: APOCALISSE AGRICOLA 2010

A cura di AltrAgricoltura Nord Est
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APOCALISSE AGRICOLA 2010
Postato il Mercoledì, 26 maggio
DI DWAYNE ANDREAS
Agriculture News
Il business del cibo è di gran lunga il business più importante del mondo. Tutto il resto è un lusso. Il cibo è ciò di cui hai bisogno per mantenerti in vita ogni giorno.

Quando una gran parte della popolazione affronta un drastico taglio dei redditi a dispetto dell’aumento dei prezzi del cibo abbiamo in atto un problema catastrofico. Abbiamo a che fare, oggi, con due situazioni in contemporanea: la deflazione dei redditi e l’inflazione del cibo; due treni ad alta velocità che viaggiano lungo i binari l’uno verso l’altro, una crisi finanziaria che si scontra con le perdite sbalorditive del raccolto, che incide pesantemente le riserve di cibo disponibili nel pianeta. I prezzi del cibo hanno ricominciato a salire di nuovo, proprio mentre milioni stanno perdendo la possibilità di permettersi una dieta ragionevole, sebbene poco di tutto ciò sia stato osservato e riportato. Ma presto anche il cieco comincerà a vedere.
Dal grano al greggio, i prezzi di una vasta gamma di beni sono in crescita in tutto il mondo. Negli ultimi mesi, i prezzi del cibo di tutto il mondo sono cresciuti a una velocità che può competere con i mesi più selvaggi del 2008, quando i disordini a causa del cibo esplosero tra i Paesi in via di sviluppo. 9 Gennaio, Wall Street Journal


Il freddo sta ancora congelando le arance della Florida. La temperatura a Miami è precipitata a 2°C, battendo il record di 3°C raggiunto nel 1938. I funzionari dicono che centinaia di milioni di dollari di cibo sono periti. Gli ortaggi sono stati quelli colpiti più duramente. Almeno un importante coltivatore di pomodori, Ag-Mart Produce, ha già dichiarato che la maggior parte delle sue coltivazioni in Florida sono “inutilizzabili a causa del gelo”. E’ stato previsto che altre aziende a coltivazione di ortaggi perderanno il loro intero raccolto, e i prezzi all’ingrosso sono già saliti. “I pomodori erano scesi a 14 dollari per ogni cassetta da 11kg ca.; ora sono saliti oltre i 20 dollari”, ha dichiarato Gene McAvoy, un esperto in agricoltura dell’Università della Florida, che ha previsto 100 milioni di dollari di perdita in ortaggi. “I peperoni che subito dopo il nuovo anno erano a 8 dollari a cassetta ora sono saliti a 18 dollari”.
Lo zucchero raffinato, a Londra, ha raggiunto il suo prezzo più alto da almeno due decenni in base all’ipotesi che India, Pakistan e altri paesi importatori acquisteranno più dolcificante come minaccia di una carenza di offerta. Le piogge eccessive in Brasile e il debole monsone in India hanno colpito il raccolto di zucchero di canna dei due più grandi coltivatori al mondo. 20 Gennaio 2010.


Il mondo sta affrontando “questa morte di fame di massa” in seguito al successivo maggior fallimento del raccolto nel Nord America. E potrebbe succedere prima della fine dell’anno. Così dice Don Coxe da Chicago, uno dei massimi esperti al mondo di prodotti agricoli, tale che il rinomato gruppo finanziario BMO del Canada ha dato il suo nome a un fondo. Un fallimento del raccolto in Nord America avrebbe terribili conseguenze sui maggiori mercati d’oltreoceano che sono altamente dipendenti dalle importazioni dei raccolti statunitensi.

“Gli scienziati in Inghilterra stanno mettendo in guardia in quanto una 'tempesta perfetta' di scarsità di cibo e acqua minacci, ora, di scatenare malcontento e conflitti”, ha avvisato il capo dei consulenti scientifici del governo, il professor John Beddington [1]. “Le persone non riescono a rendersi conto dell’entità del problema”, ha detto il professor Mike Bevan. “Questo è uno dei più seri problemi che la scienza abbia mai affrontato”. In Gran Bretagna le vite di centinaia di migliaia di persone saranno minacciate dalla scarsità di cibo. Le ripercussioni di questa scarsità, per tutte le società, sono devastanti. Il mondo è di fronte a una “morte di fame di massa” in seguito a un ulteriore fallimento del raccolto negli Stati Uniti e in altri luoghi del globo. Secondo Don Coxe questo incredibile fatto potrebbe succedere prima della fine dell’anno.

Siamo di fronte a un problema che, letteralmente, non è mai stato affrontato nella storia umana. La popolazione in aumento e la domanda di cibo, l’inflazione dei prezzi, la diminuzione delle riserve di cibo mondiali, siccità, allagamenti, freddo, crediti ridotti, infestazioni, erosione del suolo, agricoltura industriale, l’inquinamento delle imprese agricole, falde acquifere/pozzi che si seccano, il trasferimento dei prodotti per la produzione di energia stanno tutti portando a sbattere contro una crisi economica e finanziaria globale. E in alcuni luoghi come gli Stati Uniti non ci sono sufficienti agricoltori. In cima a tutto, poi, abbiamo la desertificazione, una delle questioni ambientali più urgenti al momento. I nuovi deserti stanno crescendo a un ritmo di 20000 miglia quadrate (51800 km quadrati) all’anno. La desertificazione porta alla carestia, alla morte per fame e alle migrazioni. 

Secondo Eric de Carbonnel “ci sono delle prove schiaccianti e innegabili che il mondo il prossimo anno rimarrà senza cibo. La Crisi del Cibo del 2010 sarà diversa. E’ la crisi che renderà lo scenario da giorno del giudizio reale. All’inizio del 2009, la domanda e l’offerta nei mercati agricoli si sono gravemente sbilanciate. Il mondo ha sperimentato una caduta catastrofica nella produzione di cibo come risultato della crisi finanziaria (prezzi bassi dei beni, mancanza di credito) e un tempo avverso a livello mondiale. Di norma i prezzi del cibo sarebbero dovuti salire già mesi fa, comportando un abbassamento del consumo di cibo e portando la situazione di domanda/offerta di nuovo in equilibrio. Questo non è mai successo perché il ministero dell’agricoltura degli Stati Uniti (USDA) invece di adattare le stime di produzione più in basso per rispecchiare la diminuzione della produzione stessa, ha modificato le stime di modo da alzarle per andare incontro alla domanda della Cina. In questo modo, il ministero ha riportato la domanda/offerta in equilibrio (sulla carta) e ha temporaneamente ritardato l’aumento dei prezzi del cibo assicurando però una catastrofe per il 2010” [2].
Secondo il ministero dell’agricoltura degli Stati Uniti gli agricoltori statunitensi, nel 2009, hanno avuto il più grande raccolto di grano e semi di soia. E c’è gente che pensa che chiunque creda ai dati del governo su tutto ciò che concerne l’economia o altro sia un deficiente totale.


Sono veramente poche le persone negli Stati Uniti che hanno preso in seria considerazione la questione della sicurezza del cibo. Questo articolo dovrebbe convincere la gente che è ora di agire. Per la maggior parte noi non ci rendiamo conto del problema, ma se guardiamo attentamente alle notizie “nascoste” vediamo un presagio chiaro di una crisi inimmaginabile che si abbatterà su di noi già quest’anno.
“Nel 2009 più di 2.1 milioni di ettari di cereali sono stati distrutti dalla siccità in Russia”, ha dichiarato Yelena Skynnik, ministro dell’agricoltura. Un totale di 616000 ettari sono stati distrutti nella regione, il 70% della quantità totale coltivata. [3]


“Il mondo è beatamente inconsapevole che solo pochi mesi ci separano dalla più grande crisi economica, finanziaria e politica. Basta solo un minimo di ricerca per rendersi conto che qualcosa nel mercato agricolo sta per andare seriamente storto. Tutto quello di cui uno ha bisogno per sapere che il mondo è diretto verso una crisi del cibo è che smetta di leggere i rapporti sui raccolti del ministero dell’agricoltura che prevede un raccolto di soia e grano da record e cominci ad ascoltare cos’altro invece il ministero sta dicendo. In modo più specifico, il ministero ha dichiarato che metà delle contee del Midwest sono le principali aree del disastro, includendo altre 274 contee solo negli ultimi 30 giorni. Queste nomine sono basate su dei criteri di perdita di un 30% minimo sul valore di almeno un raccolto nella contea”, ha continuato Carbonnel. 

NOTE

[1] http://www.guardian.co.uk/science/2009/dec/13/britain-faces-food-shortage

[2] http://www.marketskeptics.com/2009/12/2010-food-crisis-for-dummies.html

[3] http://www.kyivpost.com/news/world/detail/44653/ 

Titolo originale: "Agricultural Apocalypse 2010 "

Fonte: http://agriculture.imva.info/
Link
29.03.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARICA ROBIBARO

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N. B.: se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com