Prata 10 dicembre - La crisi stimola la solidarietà reciproca, via alla "Banca del tempo" (2264)



Il Comune di Prata lancia la “Banca del tempo”

La crisi stimola la solidarietà reciproca

Presentazione alla città venerdì 10 dicembre alle 20.30

 

 

Prata di Pordenone

 

Nei momenti di difficoltà la solidarietà può fare la differenza, tanto che anche la crisi economica può avere una valenza positiva, se considerata in termini di nuova solidarietà e condivisione. Deve averlo pensato anche il Comune di Prata di Pordenone che sta promuovendo una iniziativa certo non innovativa, ma che in momenti come quello attuale può essere un aiuto per le tante persone in difficoltà, soprattutto anziane e sole, che non riescono ad arrivare e fine mese, o che ci arrivano a fatica.

La soluzione non è definitiva, ma può essere un tassello importante. Ovvero una libera associazione tra persone che si auto organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi vicendevolmente soprattutto nelle piccole necessità quotidiane, ma non soltanto in quelle. E’ la “Banca del tempo”, progetto che il Comune di Prata di Pordenone, in collaborazione con la Cooperativa sociale Itaca, si appresta a rendere operativo e che presenterà pubblicamente alla cittadinanza venerdì 10 dicembre alle 20.30 nella sede dell’Informagiovani in piazza Meyer, presso la Torre civica. La regola è una e semplice: nessuno scambio di merci o di prestazioni con un valore di mercato valutabile, il tanto vituperato euro, ma solo servizi.

Le diverse disponibilità messe in atto da ogni singolo cittadino di Prata dovranno rigorosamente essere a titolo gratuito e si potranno scambiare (senza alcun obbligo) con l’equivalente di altre prestazioni. Un’ora di stiratura o di lavori domestici potrà allora essere convertita in un’ora di riparazioni domestiche o montaggio mobili, mentre un anziano che accudisce i bambini potrà sdebitarsi facendosi accompagnare dal medico o per uffici, in una sorta di circolo intergenerazionale.

L’idea al Comune di Prata è venuta da una semplice riflessione, che anche in questo territorio si corre il rischio di perdere quelle buone abitudini di reciproco, scambievole e mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato di un tempo. Un progetto quello della Banca del tempo che, oggi come oggi, con la crisi perdurante e conclamata che si sta abbattendo sempre di più sulle persone più fragili e marginali, può essere letto non solo come recupero di buone prassi, ma anche come nuovo stimolo a condividere con persone prima sconosciute l'aiuto abituale che, un tempo, ci si scambiava tra appartenenti alla stessa famiglia o ai gruppi di amici.

Una sfida che nasce nell'ambito del progetto attivato dal Comune di Prata di Pordenone, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, sui tempi di conciliazione, e che vede dal gennaio 2010 uno sportello gestito in città dalla Cooperativa Itaca.

 

La Banca del tempo nasce dalla consapevolezza che ciascuno possiede delle conoscenze e delle capacità e ha a sua volta dei bisogni che possono essere risolti attraverso lo scambio. Tutto ciò di cui ognuno è capaci può essere messo a disposizione degli altri, rinforzando la fiducia e lo spirito di solidarietà.

Un progetto che anche a Prata può rappresentare un tassello per una forma di “economia” più solidale, maggiormente attenta ai bisogni delle persone e non solo al profitto. Con l’obiettivo di costruire una rete sempre più grande, sia di individui che di associazioni, che attraverso un coinvolgimento costante possa soddisfare i bisogni di ciascuno, se non completamente almeno in parte. I principi sono semplici e chiari, lo scambio, il valore della prestazione in tempo, la parità tra i soggetti.

Ma come funziona la Banca del tempo? In concreto i cittadini di Prata possono mettere a disposizione alcune ore del loro tempo, specificando quali servizi vorrebbero attivare, e contemporaneamente possono richiedere delle ore per delle necessità che hanno bisogno di soddisfare.

Alcuni esempi dei servizi che si possono offrire o richiedere possono andare dall’accompagnare le persone in vari uffici, dal medico, al supermercato o accudire i bambini, dal fare compagnia alle persone sole o anziane al sostenere i ragazzi nelle consegne scolastiche. E ancora il taglio dei capelli, le lezioni di computer, danza, musica, fotografia, taglio e cucito, lo stirare o aiutare in piccoli lavori domestici. Per finire con lavori di tinteggiatura o montaggio mobili, piccole riparazioni domestiche, giardinaggio e lezioni di cucina.

 

La Banca del tempo si inserisce all’interno del più ampio progetto dello Sportello donna “Filo d’Arianna”, attivato un anno fa dal Comune di Prata per promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso l’accoglienza alle donne e alle madri in cerca di occupazione o di reinserimento lavorativo, e della cui gestione si sta occupando Coop Itaca. Una collaborazione, attivata grazie al progetto “Sos Conciliazione in pratica” finanziato dal bando della Regione Friuli Venezia Giulia sulle “Politiche di conciliazione”.

Ad oggi lo sportello ha accolto un centinaio di donne, sia italiane che straniere, la maggior parte delle quali in cerca di occupazione. Parimenti vi è stata anche richiesta di interventi di conciliazione lavoro-famiglia e sono stati messi in atto servizi di tipo educativo o nell’ambito dei trasporti, ma particolare attenzione è stata data anche alla promozione dell'orientamento per chi rientrava nel modo del lavoro, o per chi vi si affacciava per la prima volta.

Va detto che quello attuale resta un momento fortemente difficile in ambito occupazionale, come è emerso anche dallo sportello di Prata, indipendentemente dal profilo delle utenti presentatesi. Le donne e/o madri che si rivolgono allo sportello possono comunque trovare informazioni sulle opportunità di lavoro e di formazione forniti dalle agenzie del territorio ma anche sull’organizzazione di servizi di supporto alle donne con figli. Ciò per favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro ed implementare le azioni positive atte alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro.

Info: Marina Turchetto (Cooperativa Itaca) al 345 5407328.

 

Fabio Della Pietra

Ufficio Stampa

Cooperativa sociale Itaca

Pordenone

www.itaca.coopsoc.it

Prot. 2264