CSt: esportazione armi, documenti confidenziali contraddirebbero CF



BERNA - Il Consiglio degli Stati ha rinviato oggi tacitamente il dibattito su una mozione che chiede l'annullamento di vendite di materiale bellico a India e Corea del Sud, dopo che Michel Béguelin (PS/VD) ha affermato davanti al plenum di disporre di documenti coperti dal segreto che contraddicono le affermazioni del Consiglio federale a favore delle due transazioni.

"Sono a conoscenza di un documento confidenziale risalente a meno di un anno fa che contraddice completamente la risposta (di ieri) del Consiglio federale alla mia mozione", ha dichiarato Béguelin, membro della Commissione della gestione (CdG). Il dovere di riserva gli ha evidentemente impedito di presentare dettagli.

Il socialista ha proposto di rinviare il dossier alla CdG che sta attualmente indagando sulle esportazioni di materiale di guerra. Il suo rapporto dovrebbe fare chiarezza. La commissione si pronuncerà anche su un'eventuale competenza del parlamento, contestata dal Consiglio federale: si tratta di decidere se il legislativo può annullare il nullaosta del governo a un progetto di vendita di armi. I "senatori" torneranno ad occuparsi della questione in giugno "in piena conoscienza di causa", ha detto Béguelin.

Il consigliere federale Joseph Deiss si è detto "sorpreso" dell'esistenza di contraddizioni denunciate dal deputato vodese. Ha ribadito i contenuti della risposta governativa di ieri, affermando che i progetti di vendita a India e Corea del Sud non sono contrari né al diritto, né alla neutralità.

Riguardo all'India, il progetto prevede l'attribuzione di licenze per la costruzione di cannoni di difesa cotraerea di calibro 35 millimetri e la fornitura parziale di pezzi di ricambio, per un valore totale di 300 milioni di franchi su cinque anni. L'embargo internazionale decretato nel 1998 contro India e Pakistan era legato ai loro esperimenti nucleari e oggi non è più applicato, ha detto Deiss.

Il Consiglio federale non vuole fare marcia indietro neppure sull'avallo a un'importazione temporanea in Svizzera di materiale sudcoreano del valore di 2,5 milioni di franchi a scopo di manutenzione di 50-100 ogive di missili aria-aria del tipo "Sidewinder". La Corea del Sud non costituisce una minaccia né per la sicurezza internazionale né per la stabilità regionale, ha ripetuto il ministro dell'economia.
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