Sviluppo ambientale ed energetico?



Salve a tutt*,

Pierluigi Guglietti, Giovedì, 13 ottobre 2005 ore 14:11:14 +0000
ha scritto a tutt* in "RE: Fw: NO ALLA CENTRALE DI OFFLAGA :: ASSEMBLEA
PUBBLICA"
 >Gentili Sig.ri/re
 >
 >sarei daccordo con Voi ma se specificaste di che centrale si parla ne sarei
 >molto lieto. Comunque se parliamo di centrali termoconvertitrici in parte
 >sono daccordo ma in parte no. Mi spiego: oltre al fatto che le nuove leggi
 >riguardanti la conversione di materiale di scarto( immondizia) in energia
 >per le nostre citta, queste sono di competenza regionale ovvero ogni
 >regione ha l'obbligo di gestire e smaltire i propri rifiuti nella stessa.
 >Il problema però è a monte. L'italia vive in una situazione di primitività
 >riguardante il settore dell'energia e quindi le centrali che producono
 >energia. Abbiamo le risorse nelle nostre mani ma per non si sa quale
 >motivo non riusciamo a farlo. Per quale motivo?
 >
 >Potrebbe  risultare come un discorso contorto o forse sbagliato ed in
 >questo caso servirebbe una settimana inmtera per chiarire tutto ciò ma....

Se le centrali di cui stiamo aprlando vengono installate per sostituire
quelle vecchie può avere senso. Ma non è così. Lo stato ha approvato il
decreto marzano che con la scusa emergenziale ha liberalizzato il settore
creando anche molta confusione tra competenze regionali e statali.
Il problema è che la maggior parte delle centrali per le quali da qualche
anno si chiede l'autorizzazione si affiancano e non chiudono altre più
inquinanti. Perché Perché dietro ci sono le SPA che devono assicurare
profitti e dividendi, non la qualità ambientale.
Non solo: produrre altra energia mentre oltre il 50% viene sprecata [1] è
miope e controproducente. E trovo un errore che una parte
dell'ambientalismo italiano insegui ancora il mito della crescita
sostenibile quando gente come Latouche parla di decrescita.

MT



[1] E' la tesi centrale di questo libro:
http://www.beppegrillo.it/libri.php#futuro