una precisazione



Desidero rispondere a  Fulvio Grimaldi che, a seguito della
mia lettera aperta “Cosa possiamo fare noi per Haiti”,
mi accusa di non fare informazione perché non ho
“denunciato” (nella lettera?, sul sito
www.latinoamerica-online.info?) la responsabilità di della
Francia e degli Usa nella attuale situazione di Haiti.
Per non dilungarmi eccessivamente, risponderò
sinteticamente che:
- mi occupo della situazione “politica” di Haiti dagli
anni ’90, scrivendo articoli di taglio “politico” su
riviste di chiaro orientamento militante quali
“Latinoamerica”, “Guerre & Pace”, “Latinoamerica e
tutti i Sud del mondo” di Gianni Minà. E’ superfluo
sottolineare come in quegli articoli la denuncia della
responsabilità passata e presente di Francia, Stati Uniti
(ma non solo) fosse chiaramente esplicitata; 
- il sito www.latinoamerica-online.info si prefigge di far
conoscere la realtà culturale e sociale dei paesi
dell’America Latina, non di occuparsi di politica in senso
stretto, cosa che non impedisce di avere una sezione
“società”, in cui presentare situazioni che meritano
di essere denunciate. Ad esempio, prima del blocco tecnico
che ci ha costretti a interrompere momentaneamente le
pubblicazioni, in copertina si segnala l’articolo
Centroamérica. “Aquí la democracia se asienta en el
genocidio”, di Peter Marchetti, noto per il suo impegno
per la giustizia sociale;
- la sezione “Haiti”, del medesimo sito ha pubblicato
più di un articolo di denuncia, anche dell’operato della
Minustah (La faiblesse institutionnelle handicape le respect
des droits humains, selon la MINUSTAH / La politique à
l’haïtienne et un Etat à moderniser / Haïti-Vie
chère : Le Rnddh demande une orientation économique non
dictée par le Fmi et la banque mondiale);
- la lettera aperta era un invito a una solidarietà
fattiva, non dettata dall’emotività del momento; aiutare
Haiti a riprendere una parvenza di vita sociale è un
obiettivo urgente, che mi preme sollecitare senza sentire la
necessità di dare lezioni di storia politica (che non
giudico affatto superflue ma che giudico più consone ad
altre occasioni).

Mariella Moresco