[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 800



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Numero 800 del 18 giugno 2016

 

In questo numero:

1. Cessare di uccidere

2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

4. Ancora fogli volanti, del luglio 2011

5. Noi ateniesi stabilimmo allora

6. Gli assassini della Nato, o dell'impresa libica novella

7. Se non ti opponi tu a questa guerra

8. Lo chiedo a lorsignori ciambellani

9. Sotto le bombe ancora

10. Ma noi che questo siamo

 

1. IN BREVE. CESSARE DI UCCIDERE

 

E quindi: abolire gli eserciti e le armi.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

 

2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

3. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

4. MEMORIA. ANCORA FOGLI VOLANTI, DEL LUGLIO 2011

 

Riproponiamo alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel luglio 2011.

 

5. NOI ATENIESI STABILIMMO ALLORA

 

Quando un governo e' un governo di assassini

noi ateniesi stabilimmo allora

il diritto del popolo all'insurrezione.

L'insurrezione per la legalita'

che salva le vite.

L'insurrezione nonviolenta

con la forza della verita'.

 

Quando un governo affoga lo straniero

- il supplice straniero nei cui panni un dio ci visita -

noi ateniesi stabilimmo allora

il diritto del popolo all'insurrezione.

L'insurrezione per la legalita'

che salva le vite.

L'insurrezione nonviolenta

con la forza della verita'.

 

Quando un governo stermina innocenti

con guerre e terrorismo e mafia e bombe

noi ateniesi stabilimmo allora

il diritto del popolo all'insurrezione.

L'insurrezione per la legalita'

che salva le vite.

L'insurrezione nonviolenta

con la forza della verita'.

 

Quando un governo condanna dei ragazzi

a dare e a ricevere la morte

noi ateniesi stabilimmo allora

il diritto del popolo all'insurrezione.

L'insurrezione per la legalita'

che salva le vite.

L'insurrezione nonviolenta

con la forza della verita'.

 

6. GLI ASSASSINI DELLA NATO, O DELL'IMPRESA LIBICA NOVELLA

 

"Piu' non si vanti Libia con sua rena"

(Dante, Inf., XXIV, 85)

 

Gli assassini della Nato, ali e vomito di drago,

del deserto della Libia han di sangue fatto un lago.

 

Gli assassini della Nato hanno chiara una missione:

massacrare gli innocenti per la gioia del padrone.

 

Gli assassini della Nato tu li paghi e il tuo governo

coi tuoi soldi e il tuo consenso morte seminano e inferno.

 

7. SE NON TI OPPONI TU A QUESTA GUERRA

 

Se non ti opponi tu a questa guerra

chi si opporra'? Se all'orda dei malvagi

tu non ti opponi, ed alle loro stragi,

quale restera' speme sulla terra?

 

Se anche la tua mente trema ed erra

e non contrasta del male i contagi

cedendo a inganni, corruzione e plagi,

chi si opporra' all'orror che tutto afferra?

 

Le stragi che la Nato sta compiendo

tu sai che un crimine son mostruoso:

e sarai complice di un tal tremendo

 

e vile male, cosi' infame e odioso?

Non senti che tu devi a questo orrendo

opporti scempio, e non darti riposo?

 

8. LO CHIEDO A LORSIGNORI CIAMBELLANI

 

Lo chiedo a lorsignori ciambellani:

ma del pubblico erario quanti, quanti

spendono soldi i nostri governanti

per ammazzare libici ed afgani,

 

per far morire giovani italiani,

per affogare e schiavizzar migranti?

Che' di denari ne bisognan tanti

per trucidare tanti esseri umani.

 

Cosi' e' necessario fare i tagli

a sanita', istruzione ed assistenza;

e poi ci son le spese pei bavagli,

 

quelle per spargere l'indifferenza

sulla sorte dei miseri bersagli...

Dell'arte di governo ecco la scienza.

 

9. SOTTO LE BOMBE ANCORA

 

Sotto le bombe della Nato vaghi

pensieri non si possono pensare

mentre il tuo corpo fanno gia' bruciare

i fiammeggianti soffi di quei draghi.

 

Sotto le bombe della Nato strani

frutti fiorivano bruni e vermigli

vedevano le madri i loro figli

ridotti a crudo pasto per i cani.

 

Sotto le bombe della Nato a brani

di carne vite umane eran ridotte

e dove erano case solo grotte

restavano, ed orrori disumani.

 

Sotto le bombe della Nato mani

protese invano chiedono soccorso

piove dei denti della morte il morso

e il loro tempo non avra' domani.

 

Sotto le bombe della Nato vani

son gli scongiuri, i pianti e le orazioni

or sanno i miseri che ricchi doni

largiscono dall'alto gli aeroplani.

 

Sotto le bombe della Nato laghi

di sangue che il deserto presto beve

che' annientano ogni vita gia' si' breve

le bombe della Nato che tu paghi.

 

10. MA NOI CHE QUESTO SIAMO

 

Gli eserciti e le armi a questo servono:

a fare guerra. E la guerra serve

a questo: assassinare le persone.

 

Ma noi che questo siamo: le persone

che guerre, armi, eserciti assassinano

vogliamo invece vivere, e pertanto

le guerre, e gli eserciti, e le armi

dobbiamo di necessita' abolire.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

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Numero 800 del 18 giugno 2016

 

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